Musicoterapia bambini
 
 

bimbi con strumentiIl bambino, già dalla nascita, ha delle necessità primarie che non sono solo quelle di nutrimento. Tra queste vi è la necessità di capire chi è e dove si trova. Secondo Stern, questo tipo di “orientamento intersoggettivo” è una motivazione primaria ed innata e si divide in due bisogni, ovvero quello di “leggere le intenzioni o i sentimenti degli altri” e quello di “definire, mantenere o ristabilire il proprio senso di identità e coesione, per restare in contatto con se stessi”.

Già in epoca prenatale, il feto può ascoltare i suoni, che sono l’unico contatto con il mondo esterno e quindi unica fonte di “orientamento intersoggettivo”.

Imparare ad ascoltare, associare e produrre i suoni in modo attivo e consapevole non contribuisce solo ad avvicinare il bambino alla musica, ma anche a fargli conoscere sé stesso e il mondo che lo circonda.

La tecnica utilizzata è quella della musicoterapia improvvisativa di gruppo: la musicoterapista suona insieme ai bambini imitando le loro proposte sonore; tale ripetizione, uguale o variata, attribuisce un senso al loro modo di esprimersi attraverso il suono e permette l’instaurarsi di un tipo di comunicazione pregna di significato, seppur non verbale.

Prima dell’inizio dell’improvvisazione musicale la musicoterapista dà le due ‘regole del gioco’, ovvero non farsi male e non rompere le cose. Il gioco diventa quindi libero entro le regole minime di convivenza, e tende ad auto-organizzarsi.

Al fine di creare una cornice a tale attività improvvisativa, ogni incontro terminerà con l’ascolto di una canzone cantata dalla musicoterapista; tale melodia preparerà i bimbi alla conclusione della seduta, abituandoli alla separazione in modo sereno, non traumatico.

Il percorso musicoterapico per bambini ha come obiettivi:

  • imparare ad ascoltare e ad ascoltarsi
  • tramutare le proprie emozioni in suono
  • riuscire ad auto-organizzare il gioco sonoro coi compagni

Questi obiettivi ne raccolgono uno più generico ma fondamentale, ovvero quello dell’educazione all’empatia, ovvero quel sentimento che ti fa sentire come sta la persona accanto a te. Se percepisci questo affetto, infatti, riuscirai a capire chi hai vicino, ad ascoltarlo e a condividere con lui il suo stato d’animo. E ciò è alla base della prevenzione verso ogni tipo di bullismo o emarginazione.

Oltre tutto ciò, il percorso di musicoterapia per bambini è anche uno strumento di osservazione precoce verso possibili problematiche di tipo relazionale più o meno importanti.

A tal proposito, è necessario puntualizzare che il musicoterapista non può fare diagnosi e che la sua osservazione verso possibili problematiche può portare solo a consigliare la consultazione di medici specialisti.

La mia osservazione precoce di alcuni comportamenti problematici, quali per es. l’iperattività, con la conseguente presa in carico del bambino da parte di specialisti del settore, ha già permesso a molti bambini di arrivare all’età scolare con la problematica già contenuta o addirittura risolta.

 
 
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